Soggetto

IL VIAGGIO DI MALOMBRA

 

Malombra, un povero diavolo, ossessionato da un incubo ricorrente, decide di intraprendere un lungo viaggio sconclusionato, su un carretto trainato da un asino, alla ricerca del cavaliere della luna, un misterioso personaggio che, dopo averlo salvato, da bambino, dalla malaria, con una sorta di rituale: l’orazione della malaombra (da cui il nomignolo del protagonista), era sparito per andare a vivere romito in un castello cadente, arroccato in un luogo sperduto nella campagna siciliana, in attesa di una compagnia di teatranti che andassero ad inscenargli una rappresentazione.

Un vecchio rigattiere, incartapecorito in un’atmosfera atemporale, nella bottega delle cose perdute, indirizza Malombra da Avugghia, un guitto che lo accompagnerà per quasi tutto il viaggio, in un itinerario visionario, attraverso i territori dell’alienazione, dove un’umanità strampalata ristagna in un’atmosfera ai limiti dell’onirico: uno straccione fatuo, sul sagrato d’una chiesa sbrecciata, un marchese isolato in una villa del seicento, una famiglia di contadini, la cui casa è invasa da pulcini e traboccante di cipolle, la donna e l’omino con l’ombrello, che aspetta la neve in piena estate, un pastore che recita l’Iliade in greco antico, in mezzo alle mandrie, i tre musicanti del calvario, mummificati sotto un tabernacolo scalcinato, il riminavintura,  la donna del fuoco.

Dopo aver vagolato per due giorni e due notti, alla ricerca di teatranti, i due giungono in un paese disabitato, presso un teatro diroccato, dove un capocomico truffaldino, tenta di appioppargli una compagnia di artisti scalcagnati: l’uomo più forte del mondo, la donna barbuta, i gemelli siamesi ed altri ‘fenomeni’ da baraccone.

Ma il viaggio non avrà mai  un epilogo, se non in sogno.

Soggettoultima modifica: 2010-05-16T23:59:00+02:00da filmalieno
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