Ferrovecchio. 23 e 24 aprile 2013, Teatro Garibaldi, Palermo

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Ferrovecchio

di Rino Marino
con Fabrizio Ferracane e Rino Marino
regia di Rino Marino
disegno luci Luigi Biondi

Un vagabondo che trascorre sentieri interminabili, lontano da ogni alito di vita, senza tempo né meta, a cavallo di una carcassa di bicicletta, per scacciare i fantasmi del passato. Un barbiere ridotto alla rovina e stigmatizzato dal mondo degli uomini.
In una Sicilia d’altri tempi, in una sala da barba dimenticata, dove il tempo sembra essersi cristallizzato e mai più scorso da ‘quel giorno’ di tanti anni fa, due individui ai margini dell’umanità corrente si incontrano e scontrano in un contrasto stridente tra reciproco rifiuto e disperata urgenza di comunicazione.
La pièce, a dispetto di un’apparente connotazione iperrealistica, presenta inequivocabili rapporti di contiguità con un certo teatro dell’assurdo, giacché, affondando le radici nei territori della follia, finisce ineluttabilmente per approdare, attraverso lo sfaldamento della logica comune, ad una dimensione ibrida e indefinita tra il tragico e il grottesco.
Dirompe infatti, a tratti, a stemperare le tinte fosche della vicenda, quella ilarità che il nonsense riesce a suscitare, conciliando, come non di rado accade, il naturale viraggio dal drammatico al comico.
Una recitazione agile ed essenziale, che restituisca la parola nella sua crudezza, nella sua nudità, alleggerita da gravami retorici, in un’alternanza di ritmi serrati e dilatazioni temporali, fedele a una partitura linguistico-fonetica, tesa all’esaltazione della straordinaria musicalità del dialetto siciliano.

PREMIO TUTTOTEATRO.COM ALLE ARTI SCENICHE “DANTE CAPPELLETTI” 2010

Menzione della giuria e Premio della giuria popolare, presieduta da Giorgio Testa, con il coinvolgimento del suo Gruppo di ricerca Centro Teatro Educazione (CTE) :

Il progetto della compagnia SUKAKAIFA – TeatrUsica dimostra la grande vitalità del teatro in lingua, in particolare quello d’area siciliana, carica espressiva che si conferma anche nelle scelte scenografiche e luministiche(…)
(…) per la profondità del tema, la limpidezza della struttura drammatica, il rigore della messa in scena, l’uso del dialetto insieme realistico ed evocativo (…)

hanno scritto:

Paese Sera Renato Nicolini
(…)Sono particolarmente affezionato a questo testo, vincitore del premio della Giuria popolare al Cappelletti 2010 e menzione della Giuria. L’avevo perso per colpa della neve, e penso che Roma dovrebbe offrirgli un’altra chance. (…) Ferrovecchio è uno spettacolo delizioso, risultante dall’incontro tra la tradizione europea di Beckett e del teatro dell’assurdo, ed il dialetto siciliano. (…) Il dialetto restituisce alla lingua, che non sa dire ma solo alludere, comunque quella ricchezza che all’italiano (come per primo aveva intuito Pasolini) ha comunque tolto l’italiese delle televisione. Luigi Biondi firma il disegno luci, che aggiunge ricchezza ad una prova teatrale tanto lieve nello scorrere quanto poi persistente nella memoria dello spettatore. Ci porta tutti ad interrogarci su quanto è rimasto, nella nostra vita, dei fantasmi di immaginazione e desiderio con cui è iniziata. Il senso del tempo e la capacità di stimolare l’immaginazione oltre l’apparente banalità del quotidiano: ecco la missione del teatro.

www.cittanuova.it Giuseppe Di Stefano
(…)Il testo messo in scena da Marino vira dal drammatico al comico in un’alternanza di ritmi serrati e dilatazioni temporali. Muovendosi tra l’”assurda” comicità e al senso di catastrofe e smarrimento di Beckett, assieme al disagio e alla forte sensazione di incertezza e timore di Pinter, il testo offre ai due interpreti un fertile terreno per una grande prova attoriale.
Recitato in dialetto è soprattutto Ferracane, il demente vagabondo, che snocciola un siciliano anche divertente, che diventa linguaggio universale, comprensibile al di là dialetto. Accompagnato dalla gestualità tipica del Sud svela tra le pieghe, retaggi umani restituiti con struggente poesia. (…)

www.teatroteatro.it Donatella Codonesu
(…)Il reiterato tentativo di trovare la propria direzione diviene nella superlativa interpretazione di Fabrizio Ferracane un corpo instabile, corrispondente fisico dello stesso continuo incespicare della parola.
Frasi spezzate che cercano un senso compiuto e piedi che tentano invano di trovare stabilità: questo è il personaggio che l’attore magistralmente sa creare, sostenuto da una scrittura che usa tutto il potere evocativo di una lingua magica.
Rino Marino, che nello spettacolo è una perfetta spalla, è autore del testo e regista della piéce: due ruoli ricoperti con precisione impeccabile e grande sensibilità. La musicalità del siciliano, l’onomatopeica e la ritmica che difficilmente un’altra lingua avrebbe avuto, sono utilizzate come formula magica per esorcizzare il vuoto che circonda l’uomo assorbendo ogni altro suono che non sia la sua stessa parola.(…)Una parola universale, che rende comprensibilissimo persino il testo integrale in siciliano. Uno spettacolo di rara delicatezza, che tratta un disagio esistenziale più diffuso di quanto non si immagini. Da vedere, gustare e digerire con calma.

www.saltinaria.it Chiara Di Pietro
(…)due solitudini si incontrano sotto le volte del Teatro Sala Uno, cinte da una scenografia semplice e minimalista, a creare una suggestione senza eguali.(…)
Due soli attori in scena rendono onore e dignità al teatro. Straordinaria l’interpretazione di Ferracane nel ruolo del vagabondo, che caratterizza con stile. Frutto di un lavoro attento e meticoloso, l’energia è propria di quel corpo e quella voce che la fanno da sovrani sul palcoscenico.
Elegante contrapposizione con il duro volto di Marino, autore e regista, che veste i panni del barbiere in rovina, con inappuntabile padronanza dei tempi comici. Interessante il connubio e l’ambizioso progetto di cui è fautore.

Teatro Garibaldi, a Palermo, 23 e 24 aprile 2013, ore 21:30

Produzione a.c. Sukakaifa – a.c. TeatrUsica (compagnia Marino/Ferracane)Ferrovecchio da teatrincitta.blogspot.it 2011.jpg

Ferrovecchio. 23 e 24 aprile 2013, Teatro Garibaldi, Palermoultima modifica: 2013-04-07T22:51:00+02:00da filmalieno
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