Attività di drammaterapia

di Rino Marino

La compagnia Sukakaifa -fondata nel febbraio 2002, col duplice intento di  portare a termine laboratori di drammaterapia e di realizzare, privilegiando l’obiettivo riabilitativo,  allestimenti teatrali e lavori cinematografici , da sottoporre al giudizio del pubblico e della critica – era originariamente composta da pazienti con disagio psichico, affetti da schizofrenia, disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, disturbi di personalità e ritardo mentale di vari gradi,  provenienti dal DSM 1 e dalla Clinica Psichiatrica del Policlinico Universitario di Palermo.

Non a caso,  i primi spettacoli vennero messi in scena, al debutto, nello spazio aperto  La vignicella, all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico di Palermo, con la finalità di dar vita in un luogo di alienazione e desocializzazione  a un evento che, assurgendo a dignità d’arte, concedesse libero sfogo alle potenzialità creative degli utenti e li orientasse verso nuove prospettive di integrazione.

Quasi tutti gli utenti –che, per la prima volta immersi in un contesto recitativo, manifestavano  una certa ritrosia a relazionarsi con gli altri e a mettere a nudo le proprie emozioni e le proprie capacità espressive, in presenza di un pubblico- col procedere delle sedute drammaterapeutiche, venivano progressivamente  animati da una progettualità comune che li apriva alle interazioni socio-relazionali, al potenziamento delle istanze volitive e li motivava in un impegno teso all’apprendimento delle nozioni teatrali, alla gestione del Sé corporeo ed espressivo, alla cura della presenza scenica e dell’interpretazione.

Ciò conferma la valenza terapeutico-riabilitativa dell’ arteterapia e, nella fattispecie, della teatroterapia che, grazie all’utilizzo delle tecniche proiettive del dramma  e all’assunzione di un ruolo nella rappresentazione di una realtà fittizia, consente di detendere l’ansia, contenere l’angoscia di frammentazione, facilitare la liberazione e il controllo delle emozioni  potenziare le capacità cognitive, stimolare i processi immaginativi e creativi, le capacità di astrazione e simbolizzazione, sostenere l’autostima e migliorare l’orientamento sui parametri spazio-temporali.

E, perfino nei pazienti più gravi, andiamo sperimentando di volta in volta, come le abilità residue emergano, prevalendo sulle componenti difettuali e come la consapevolezza della essenzialità di ogni singolo attore per la costruzione e la riuscita dello spettacolo lo stimoli all’acquisizione un senso di responsabilità e lo predisponga a un nuovo modo di esperire la realtà e di interagire con gli altri, ognuno con il proprio ruolo, ma con un intento comune e teleologicamente orientato.

La gratificazione per il grande successo di critica e di pubblico che i nostri lavori continuano a riscuotere anche a livello nazionale, con la conseguente risonanza mediatica, ha contribuito, nel corso di questi anni, al consolidamento degli indiscutibili risultati terapeutici  raggiunti-  peraltro riconosciuti dai docenti della Clinica Psichiatrica dell’Università  Degli Studi di Palermo-  e ci ha motivato nella preparazione di nuovi e più impegnativi allestimenti, anche grazie all’apporto di numerosi pazienti , afferenti  da altre comunità terapeutiche assistite e case famiglia delle province di Palermo e Trapani (CTA del DSM 1 ASL 6 di Palermo,  CTA Fauni di Castelbuono, CTA Cristo Pantocratore di Borgetto, CTA Salus di Salemi, Case famiglia La speranza 2  e Insieme 1 di Palermo, e Ci siamo, di Castelvetrano)  che si sono andati via via aggregando al nucleo originario.

La realizzazione  del lungometraggio ‘Il viaggio di Malombra’, con il coinvolgimento di circa trenta pazienti psichiatrici e la partecipazione straordinaria dell’attore Luigi Maria Burruano,  costituisce il nostro più complesso, e forse  pretenzioso progetto, da ascrivere al novero di iniziative analoghe che ci prefiggiamo di portare avanti, secondo la logica di un approccio integrato che privilegi l’attività riabilitativa, come imprescindibile via d’uscita dal baratro della desocializzazione, verso un futuro di individuazione ed integrazione.

Attività di drammaterapiaultima modifica: 2010-05-16T02:35:00+02:00da filmalieno
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